Cenni sull’evoluzione del grattacielo


Possiamo indicare delle generazioni per quello che riguarda la storia del grattacielo: 
  1. la prima generazione è la scuola di Chicago, 
  2. una seconda generazione parte dal 1913 con il Woolworth Building, ha il suo apice con il concorso per il grattacielo del Chicago Tribune e nelle proposte di Lissitzky, che sono la risposta russa al grattacielo americano 
  3. una terza generazione con L’Empire state building del 1931, 
  4. la quarta generazione è quella di Mies (con un nuovo rapporto pianta-altezza, privo di qualsiasi elemento decorativo e senza la suddivisione classica), 
  5. infine la quinta generazione con i grattacieli contemporanei, in cui alla sempre maggiore unità e conoscenza tecnologica si hanno molto spesso delle citazioni stilistiche.
Alla prima generazione abbiamo visto come vi appartenga per esempio la Home insurance nel 1884 con Baron Jenney, con il primo utilizzo della gabbia metallica, si tratta di edifici che erano alti sino ad un certo numero di piani. 
Una seconda generazione si alza sempre di più si ha una prima parte di edificio, che è la base, su cui si erge una torre di dimensioni minori come nel caso Woolworth Building del 1913. 
Infine negli anni 30 si ha L’Empire di Shrene e Harman, in cui si ha un raccordo che avviene in varie maniere tra la base e il “campanile” con il crescere d’altezza.
Nel periodo degli anni 20 abbiamo Lissitzky che propone dei grattacieli chiamati Wolkenbügel, una sorta di colonna con un grande capitello che si estende orizzontalmente (che corrisponde alla parte abitata), propone di piazzarne tutta una serie per Mosca in modo da circondarla.
Importante il concorso per il grattacielo del Chicago Tribune del 1922, che era il più importante quotidiano di Chicago e che aveva sede in uno degli edifici della scuola. Viene indetto il concorso e si richiede un edificio che doveva avere una parte più bassa più grande e una parte superiore raccordata in un certo modo, dando risultati molto variegati. Il progetto vincitore è di Hood e Howell, con una riproposizione stilistica con la ripresa di archi rampanti e altre riproposizioni storicistiche. Gli europei propongono invece un nuovo tipo di architettura con Loos, Gropius, Saarinen (unico che presenta il progetto nel contesto della città) e Taut.
Abbiamo poi Mies con i suoi grattacieli a Chicago e New York; troviamo poi Wright con la Price Tower, che propone un grattacielo nel centro cittadino ma in cima ad una collina come una sorte di albero, si tratta di un grattacielo in cemento armato, da segnalare il progetto del grattacielo alto un miglio nell’Illinois.
Allievi di Mies sono i Som con la Sears Tower a Chicago del 1970-73, edificio costituito dall’accostamento di solidi privo di decorazioni; mentre con un fatto formale ben preciso è il Transamerica building (1973) di Pereira, che vuole distinguersi dagli altri grattacieli.
Sempre a Chicago i Marina city tower di Goldenberg (1964) con un fatto formale molto forte, si tratta di edifici per abitazione con una planimetria circolare. Nel 1979-84 troviamo Foster con il grattacielo Hong Kong & Shanghai Banking Corporation, si tratta di quattro sottili edifici principali, collegati da passerelle, in cui viene usata la più alta tecnologia del momento e altri elementi erano presi dalla tradizione locale. Sempre con i Som torniamo a Chicago con il Jhon Hancock center (1970) si tratta di un edificio molto scuro, che presenta una tessitura con controventature in evidenza.
Troviamo poi l’opera di Roth e Yamasaky con il World Trade Center (1976-2001) e poi tutta una serie di altri grattacieli.

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