Nasce nel 1898 in un ambiente sociale medio, studia architettura ed è importante sottolineare l’influenza cha ha avuto il paese nella sua formazione dovuto alla recente indipendenza.
Aalto risente dell’influenza dei due temi stilistici della tradizione nordica, ovvero il romanticismo nazionale o la sensibilità classica, che si ritrova sopratutto in Asplund, autore svedese, che ripropone il classicismo introducendo elementi tipici della cultura e del paese. Aalto avrebbe voluto lavorare da Asplund senza riuscirsi, lavora invece da un’altro architetto che è sulla stessa linea di pensiero di Asplund.
Oltre a ciò risente anche del romanticismo nazionale con riferimenti del ghotich revival, in particolare ai confort e all’inserimento nella natura tipici di questa architettura. Appartenenti a questa corrente sono tre architetti Saarinen, Gesellius e Lindgren, che vanno a vivevano assieme costruendo un complesso di villa studio ad Helsinki, anche se questa associazione va a finire male.
Di Saarinen è la stazione di Helsinky del 1904 con influenze dallo jugenstil.
Asplund (1885-1940), come abbiamo detto, è il principale architetto del momento con il suo classicismo romantico, propone una architettura semplice e primordiale, come nella biblioteca pubblica a Stoccolma (1920-28), inserita nel verde, presenta un impianto classico con un elemento circolare che fuoriesce dallo schema del parallelepipedo, molto semplice e classica, con vicino una grande vasca d'acqua.
L'impianto classico unito ad uno più spontaneo si trova nel cimitero del bosco di Stoccolma (1938-40) e in particolare nel crematorio, dove su un impianto classico applica una copertura di scatole di legno che riprende la tradizione del paese.
Nel 1928 inizia una ricerca sull’industrial design, viene eletto membro permanente del Ciam, nel 1935 fonda la ditta Artek (con i Gullischen), per la realizzazione industriale ed esportazione di arredi, sopratutto in legno.
Nel 1938 fa una mostra al Moma di New York, per un periodo insegna all’Mit ed Harvard e dagli anni 50 ottiene importanti riconoscimenti internazionali.
E' il massimo esponete europeo dell'architettura organica, risente comunque nei primi progetti degli anni 20 del funzionalismo, unendo un'impronta funzionalista in cui introduce elementi di organicità; ma sopratutto guarda nella sua progettazione e a tutte le scale al confort e al benessere dell'uomo.
Oltre questo romanticismo razionale c'è una impostazione classica, che prende sopratutto da Asplund che propone un classicismo di taglio romantico con maggiore inserimento nell'ambiente naturale, unita ad una ripresa classica estremamente essenziale.
Tema principale di Aalto è il confort dell’uomo ed è principale esponente della corrente organica, più libera e spontanea, che rompe gli schemi della classicità, si confonde nel paesaggio e usa certi tipi di materiali; anche se nella prima parte della sua vita risente del clima razionalista e funzionalista, sopratutto nelle sue prime opere come la sede del quotidiano “Turun Sanomat” (1928-30) a Turku, nel sanatorio di Paimio e nella biblioteca di Viipuri; nelle quali si sentono anche influenze classiche, ma introduce sempre elementi di architettura organica.
Influssi di Le Corbusier per l’impianto funzionalista e anche del costruttivismo russo con la struttura messa in primo piano; interessante un primo esperimento per i lucernari in vetro su tronco di cono di cemento, illuminazione dall’alto attraverso l’uso di lucernai che sarà una delle caratteristiche dell'architettura, riproposta diverse volte.
All'interno vediamo introdotti degli elementi organici come il capitello a fungo, quindi anche in un edificio di impianto razionalista introduce questi elementi.
Elementi che possiamo ascrivere all'architettura organica sono il movimento e la fluenza dei grandi scaloni nella zona di distribuzione dei libri; interessanti sono i coni che formano lucernari per avere una luce diffusa naturale e anche in notturna con delle fonti luminose nell'intradosso del solaio in modo che non vi sia luce diretta.
Da sottolineare i muri molto spessi (75 cm) per isolare dal rumore esterno e per contenere gli impianti, per il resto intonaco bianco e volumi compatti all'esterno.
Nella sala conferenze utilizza il materiale del paese che è il legno per questa copertura sinusoidale, che è si funzionale ma ha anche un effetto formale; altro elemento organico sono le grandi finestre che mettono chi segue le conferenze in contatto con la natura circostante.
Elemento di organicità lo troviamo nella sistemazione territoriale (anche in questo caso ci troviamo in una foresta), ma anche nell'elemento della pensilina d'ingresso curvato che riprende l'andamento dei laghi finlandesi.
Quindi pianta libera, facciate funzionaliste e ciminiera che ricorda molto il costruttivismo russo. Organizzate appositamente per questa funzione di sanatorio è l'area dei malati, con ampie terrazze che si aprono sul paesaggio circostante e dove i letti venivano portati all'esterno, l'ala si conclude con una parte libera di aggregazione dei malati, inoltre mentre rimane chiusa rispetto alla parte di ingresso, dall’altra si apre sulle passeggiate dei malati e sul territorio circostante.
Anche la cellula del malato viene studiata in maniera attenta con il colore del soffitto tenue i lavandini inclinati in modo da non far sentire la caduta della goccia nel lavabo; quindi grande attenzione al confort e non a caso i primi mobili ergonomici in legno basati sulle misure dell'uomo sono stati creati proprio per il sanatorio.
Costruisce anche le case per i medici e per i dipendenti molto semplici e richiami a materiali del luogo come il legno; la parte strutturale è costituita da un grande pilastro da cui si aggettano i solai.
Progetta all'esposizione del 1937 a Parigi il padiglione della Finlandia dove si vuole dare visibilità al paese non solo con quanto viene esposto all’interno ma anche con la costruzione stessa, quindi viene utilizzato il legno e in particolare l'abete rosso, sono costruiti dei sottili pilastri legati fra di loro e controventati (vengono chiamati degli operai finlandesi specializzati in questa costruzione in legno); si trova in una zona verde e all'interno si trovavano immagini della cultura nazionale.
Appartiene alla famiglia Gullischen con la quale fonda la Arteck e per cui costruirà la villa Mairea.
Come detto si tratta di un isola per permettere l'attracco di navi e vengono anche costruite la case per i lavoratori; la struttura è in cemento armato o rivestita in mattoni rossi o intonacata, molto usato anche il legno. Le abitazioni per i dipendenti sono situate tutte con orientamento a sud (anche perché per gran parte dell'anno c'è poca luce), inoltre il terreno è a valli dove si trovano i giardini e le vie di comunicazione.
Interessante il fatto che vuole puntualizzare e definire un nuovo modo di abitare e anche una nuova abitazione democratica con attenzione alla produzione del paese, in certe parti viene utilizzato il legno e le varie zone sono differenziate dai materiali.
A collegate la zona abitativa alla sauna una veranda per i pranzi all'aperto e al di sopra la zona letto.
Elemento chiaramente organico la pensilina d'ingresso curvilinea sovrastata dallo studio da pittrice della proprietaria. Da sottolineare come vengono trattate le finestre in aggetto solo da uno dei lati, una sorta di bowindow molto schematico per portare luce agli elementi laterali; la sauna è un piccolo edificio ricoperto da terreno erboso e quindi una maggiore integrazione con l'ambiente.
All'interno pilastri in acciaio rivestiti di un nastro di cuoio per dare maggiore confort, si ha il soffitto in legno (materiale molto usato in tutto il soggiorno), nella scale la ringhiera è costituita da elementi in legno circolari che vanno da terra al soffitto; si ha poi una parte sul retro del soggiorno dove si trova il pianoforte e l'entrata per la sala da pranzo, ambiente estremamente confortevole anche se non lussuoso.
Nel 1939 fa un altro padiglione fieristico per l'esposizione a New York; in questo caso costruisce su un lotto di dimensioni piccole e quindi si espande in altezza rivestendo i quattro livelli con degli elementi in legno curvilinei e aggettanti verso l'interno della sala su cui sono applicati dei manifesti e ancora legno e elementi curvilinea, tipici della sua architettura, all'esterno nelle finestre.
Per un certo numero di anni va negli Stati Uniti e progetta il dormitorio per studenti anziani o Baker House (1947-49) a Cambridge; grande edificio lungo il fiume con un andamento curvilineo, presenta questo andamento tipico organico anche per arretrarsi rispetto al filo della strada trafficata che corre lungo il fiume. Costruito in mattoni e interessante è la scala esterna che da movimento all'andamento della facciata.
Per quanto riguarda i materiali sembra che Aalto abbia un filo conduttore nella progettazione e anche nell’uso dei materiali, in realtà non è vero perché nelle sue prime opere trae ispirazione dal razionalismo quindi intonaco, mattone, legno e nell'ultima parte della vita il marmo, quindi pur avendo dei punti fissi tende ad avere varietà di espressione.
Utilizza sempre mattoni, legno, copertura in rame e capriate in legno, complesso di dimensioni ridotte ma a misura d'uomo. carattere pittoresco, organico e romantico sia per l'inserimento nell'architettura e la particolare scalinata.
Usa il mattone con grandi bucature e legno di quecia; da una parte risolve l'affaccio sulla strada con un andamento a zig zag mentre nell'altro prospetto ha un andamento più continuo. Il collegamento sotterraneo tra le varie parti da luogo ad un complesso organico, inoltre applica sperimentalmente molteplici sistemi costruttivi come pareti assorbenti o riscaldamento per irraggiamento con forme architettoniche.
Aalto costruisce anche un suo studio (1956) Helsinki, vicino alla sua casa (anche questa molto semplice ma confortevole), edificio bianco con grandi vetrate (elemento razionalista) e andamento curvilineo che da luogo ad una serie di gradonate dove è possibile sedersi (come una sorta di piccolo anfiteatro), con un ritorno alla tradizione romantica nazionale.
Altro edificio pubblico è la casa della cultura (1955-58) ad Helsinki, voluta da diverse associazioni operaie, presenta il tipico andamento curvilineo dovuto ad esigenze acustiche (fatta sia per congressi che per concerti ed è possibile suddividerla in varie parti), è in cemento armato, legno e coperto da mattoni fatti a posta per permettere le curvature. La struttura è chiusa alla parte pubblica con illuminazione dall'alto; collegata ad un corpo più rigido che è quello delle amministrazioni e degli uffici.
Costruisce il politecnico di Otaniemi (1955-64). l’istituto si trova all'esterno di Helsinki vicino ad una new town (nuove città che devono essere autosufficienti), la pianificazione è sua ma costruisce solo l'edificio principale che è la facoltà di architettura.
Per quanto riguarda la parte urbanistica il complesso è organizzato con la parte principale centrale, varie zone di residenza e infine una parte dei laboratori e istituti di ricerca. L’edificio principale si trova al centro del complesso ed è sede delle classi preparatorie e della facoltà di architettura e geodesia; viene denunciato all'esterno da una grande struttura ad anfiteatro completamente vetrata nella parte alta e nella parte più bassa anch'essa a forma di anfiteatro dove è possibile sedere. Anche in questo caso usa mattoni e vetrate.
Vicino c'è la centrale termica (1962-63) con influssi costruttivisti, si tratta di un blocco ampiamente trasparente, mentre una parte è sempre in mattoni rossi.
Partecipa anch’egli alla ricostruzione del quartiere dell'hansaviertel (1952-57) in riferimento alla mostra dell’Interbau a Berlino, si trattava di una mostra del modo di abitare degli anni 50. Aalto presenta un grande edificio di 8 piani con 10 appartamenti per piano di diverso taglio, con due grandi ballatoti che danno accesso ai vari alloggi e che hanno ognuno una estrema privacy. Ci sono i servizi comuni nel seminterrato, come garage, depositi, eccetera.
Altro progetto è la chiesa luterana di Vuoksenniska (1956-58) Imatra, siamo in una zona molto industrializzata quindi con molte ciminiere e il campanile vuole chiaramente differenziassi dalle ciminiere con una forma particolare. Lo spazio interno viene pensato per 800 persone, può essere diviso in varie parti a seconda dell'uso; sono presenti vari altri edifici per i servizi, inoltre presenta uno spazio esterno per le processioni. Interessanti sono le finestre che seguono l'andamento della curvatura (dovuto a motivi di riflessione del suono), utilizza intonaco bianco e legno all'interno.
A Brema, in Germania, costruisce un edificio di abitazione temporanea chiamato torre Neue Vahr (1958-62) in una zona di riqualificazione, edificio di 22 piani con un andamento a conchiglia, in modo che gli appartamenti avessero ognuno con una piccola loggia per non far sentire la piccola dimensione dell'alloggio. Il progetto è composto da due corpi diversi, uno a parallelepipedo con atrio e i servivi da cui si entrano nei vari alloggi che hanno logge molto private.
Una delle ultime opere forse meno riuscite è la Finlandia Talo centro congressi e concerti (1967-75) ad Helsinki, anche questa era una zona riqualificata. Si tratta di un centro congressi e di concerti, con sale diverse a seconda delle esigenze (un grande auditorio da 1700 posti e una sala per la musica da camera da 350), completamente rivestito di marmo di Carrara però l'applicazione del marmo in una zona molto umidi può dare distacco delle lastre se non ben bloccate e aveva avuto problemi di questo genere; si tratta di corpi molto bloccati e abbastanza rigidi con un materiale che non è quello della Finlandia.
A Rovaniemi costruisce una biblioteca (1965-68), presenta anche in questo caso un andamento curvilineo suddiviso in vari corpi, biblioteca dove ripropone l'illuminazione dall'alto con i lucerna i rotondi.
Costruisce la libreria accademica ad Helsinki (1966-69), con una partitura piuttosto rigida in facciata e all’interno si trovano grandi balconate.
Una delle ultime opere sola opera realizzata in Italia e l'unica chiesa cattolica, siamo a Riola con la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta (1975-78), presenta delle caratteristiche aaltiane come la curva delle travi in cemento armato, con una luminosità diffusa proveniente dai lucernari sul tetto; in genere non ha mai avuto successo in Italia.
Complimenti, articolo molto dettagliato ma nello stesso tempo coinciso, chiaro, interessante e molto utile su alvar aalto e la tradizione nordica di quegli anni.
RispondiEliminaIl tuo post è veramente buono che fornisce buone informazioni .. mi è piaciuto e ci è piaciuto leggerlo. Mantenere la condivisione di tali posti importanti.
RispondiEliminacase prefabbricate legno
l'articolo è ricco di informazioni e ben sintetico, però nella prima metà, dove si parla dell'influenza tradizionalista e classicista è scritto tutto in modo un po confuso, usi 5 righe quando ne sarebbe bastata uno, piuttosto avrei usato le altre righe per descrivere dettagliatamente cosa aalto ripropone del tradizionalismo e del classicismo
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RispondiEliminami ero dimenticato, due altre importanti opere di aalto sono: la maison carrè, l'unica opera realizzata in francia, molto ricca nei materiali e interessante per i volumi squadrati e assemblati che contengono tutti gli ambienti interni; casa sperimentale a muuratsalo, impossibile non citarla, esempio della sensibilità formale e nell'uso dei materiali dell'architetto
RispondiEliminaE' vero, la prima parte è assai confusa
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