Walter Gropius


Nasce nel 1883 a Berlino e muore nel 1969 a Boston, studia presso la scuola tecnica di Berlino e Monaco, per un periodo studia da Behrens a Berlino (studio più importante in Germania, erede della tradizione di Schinkel) dove ha la possibilità di conoscere altri grandi architetti. Nel 1910 apre il suo studio a Berlino, nel 1911 è membro del Deutscher Werkbund e negli anni seguenti fa parte dei gruppi di avanguardia tedesca, attivo nel voler creare questa architettura nuova. 
Nel 1919 fonda il Bauhaus (casa del costruire), scuola statale a Weimar fondendo la scuola d’arte applicata e dell’accademia di belle arti di cui era direttore dal 1916; il suo intento è quello di riqualificazione dell’artigianato tedesco industrializzando la produzione. 
Nel 1925, con i primi interventi nazisti, trasferisce la scuola a Dessau, vicino a Berlino, su richiesta del sindaco (la scuola iniziava ad essere vista con sospetto del regime, perché considerata troppo socialista), il sindaco vede nel trasferimento della scuola una possibilità di investimento della città. 
Nel 1928 lascia la direzione della scuola. Il suo tema principale è quella della casa macchina, quindi della casa che si possa costruire prefabbricata, con bassi costi e poco tempo di realizzazione, tutto per la massa. Lascia quindi la scuola per potersi dedicare alla professione privata, va negli Stati Uniti per studiare le tecniche costruttive e i metodi di industrializzazione dell’edilizia, qui viene a contatto con il tema della casa alta, di cui si farà promotore come tipologia di casa metropolitana, in quanto riteneva che fosse cambiato il concetto di famiglia, bisogna ridurre gli spazi sia in senso economico che sociale. 
Lascia la Germania, come tutti questi personaggi di cui abbiamo parlato (in contrasto con il regime), si trasferisce a Londra poi nel 1937 va negli Stati Uniti dove insegna alla scuola di design, progettando anche un dormitorio che è un manifesto dell’architettura moderna negli Stati Uniti. Nel 46 fonda un nuovo studio con vari alunni progettando vari edifici, che vengono considerati privi di forza dalla critica.
Durante la carriera ha molti riconoscimenti, le sue idee democratiche sono sempre coerenti e tiene sempre presente il problema sociale, che viene sempre messo in pratica.
Temi fondamentali sono la prefabbricazione, industrializzazione del cantiere, l’economicità, data anche dai tempi ridotti della costruzione.

Prima del 1914 abbiamo visto la fabbrica modello, sempre con Mayer progetta le officine Fagus (1911-25), interessante perché presenta dei prospetti vetrati, con un significato di controllo dall’esterno di quello che succede nella fabbrica, inoltre è presente il tema dell’angolo vetrato (sempre trattato in maniera attenta), lievemente sporgente rispetto al cornicione, sembra quasi appeso. Questo può ricordare, con materiale diversi, l’angolo forte della fabbrica di Behrens. In questa fabbrica quello che è importante è il fatto tecnico che da un effetto formale, in questo caso il vetro.
Nel 1922 lavora sempre con Mayer al concorso del Chicago Tribune, propone un nuovo tipo di architettura estremamente funzionale, con volumi accostati, interrotti da brevi aggetti, che ricordano il De Stijl in Olanda, si tratta di una struttura in acciaio, con rivestimento in terracotta, tipico della scuola di Chicago.
Uno degli edifici fondamentale per quanto riguarda il funzionalismo ed il razionalismo è il nuovo edificio della scuola d’arte di Dessau (1925-26), quando si trasferiscono viene il costruito il nuovo edificio e le case per il direttore e i docenti. 
L’edificio del Bauhaus è del 1925-26 e viene costruito in collaborazione con Fieger, si tratta di un complesso emblema del funzionalismo in cui si ha un edificio dedicato alle aule della scuola tecnica (con le aule non molto innovative), un blocco di passaggio su pilotis che porta alla parte dedicata ai laboratori e dove si trova l’ufficio del direttore. Da questa zona si arriva alla parte dedicata ai laboratori estremamente vetrata, per garantire l’entrata della luce e una maggiore visibilità. L’edificio ci indica chiaramente la funzione attraverso una vetrata continua, anche se non sono stati realizzati degli impianti termici adeguati e per questo è risultato poco vivibile durante il periodo invernale. 
Troviamo il blocco delle feste, con la mensa e il palcoscenico (dove si svolgevano spettacoli aperti al pubblico), e infine si arrivava al blocco con gli alloggi degli studenti (con 27 stanze), si tratta di un piccolo campus.
La struttura è in cemento armato, con tamponamenti in mattoni, rivestiti in intonaco bianco (simboli dell’architettura del razionalismo), finestre in vetro con profili in ferro.
Tutto l’arredo viene realizzato secondo i principi della scuola (secondo un’idea di opera d’arte totale). Considerato simbolo del razionalismo del 20° secolo perché ci permette chiarissimamente di leggere le funzioni; interessante anche il movimento della pianta, che verrà poi ripreso dal Aalto nella sua architettura organica (libera e contrapposta al razionalismo), in una delle sue opere in cui risente del razionalismo.
Costruisce anche la casa del direttore W. Gropius (1925-26), si tratta di una ricca progettazione, cosa che era stata contestata (anche se le case venivano affittate ai docenti). In questo caso organizza attentamente gli spazi interni in modo da aveva una migliore gestione della casa, grandi finestre, terrazze, intonaco bianco e arredamento secondo il Bauhaus. Costruisce anche le case per gli altri professori (1925-26), stesse caratteristiche ampi spazi, terrazze, intonaco bianco, tetto piano reso possibile dalle nuove tecnologie.
Costruisce anche un primo esperimento di edilizia di massa, infatti presenta alcune ingenuità, però è altissimo esempio di industrializzazione del cantiere, ovvero la Siedlung Törten (1926-28), l’andamento delle case dovuto al corso dei binari della gru che trasporta travi prefabbricate posate a secco e quindi lo schema compositivo del quartiere viene dato dall’elemento funzionale, si tratta di case a due piani che venivano a costare il 15% in meno del normale. 
Anche qui la direzione è centripeta, dato da un corpo perpendicolare, dove si hanno cooperative di consumo ed altri servizi comuni. Al centro del quartiere ci sono degli alloggi più piccoli; in generale ci sono stati vari problemi in queste case, come le finestre troppo piccole ed insufficiente riscaldamento. Ad ogni casa vengono dai 400 metri quadri per poter utilizzare per piantare ortaggi, il servizio igienico è situato nei campi per fertilizzarli. 
Sono costruite in vari momenti, in un primo momento si tratta di 60 case a schiera unifamiliari, con una larghezza di 5,9 metri per un totale di 74 metri quadri (5 vani), solai prefabbricati e posati a secco, muri portanti antincendio in blocchi cavi e pareti non portanti interne in blocchi leggeri. Poi vennero costruite altra case di dimensioni minori per cercare di eliminare la scala, ma sono stati riscontrati ancora degli errori.
Lavora all’esposizione del Werkbund a Stoccarda (1927), in cui Gropius viene invitato da Mies a costruire degli esempi di casa del tempo e quelle di Gropius sono considerate come della baracche, case molto povere, con montaggio a secco e semi-secco, con struttura metallica e poi tamponate, però ci sono stati degli errore nel cantiere e sono poi diventate le più costose e brutte del quartiere.
Interessante anche il progetto del teatro totale (1924), che permetta un maggiore coinvolgimento del pubblico nell’opera, questo sulla scia del teatro russo. Gropius pensa ad una pianta ellittica in cui il meccanismo permette di far ruotare il palcoscenico, in modo da avere tre tipi di teatro in uno, quello tradizionale, l’elisabettiano ed ad anfiteatro. La rappresentazione può anche avvenire intorno al perimetro, dove si trovavano dei pilastri tra i quali venivano montati dei teloni per proiettare delle scene. Coperto da una cupola parabolica che non si sa se sarebbe stato di facile realizzazione, pensato in cemento armato e vetro, ricorda alcune opere pubbliche come il club operaio con questi caratteri dell’architettura costruttivista russa, dove veniva messa in risalto la struttura in ferro o cemento armato e con grandi superfici vetrate.

Nel 1928 lascia la direzione del Bauhaus e si dedica alla professione privata, tema principale del suo interesse è quello della abitazione collettiva, si trasferisce poi negli Stati Uniti, dove viene a contatto con il tema della casa alta che egli propone come casa metropolitana (per una migliore salubrità e la concentrazione di servizi), mentre le case più basse le vede nelle aree periferiche.
Nel 1934-37 si trasferisce a Londra, malvisto dal regime, nel 1937 si trasferisce negli Stati Uniti dove insegna ad Harvard nella scuola di disegno e nel 1946 fonda lo studio TAC con gli allievi, in questo periodo costruisce edifici che non sono di particolare interesse.
Per quanto riguarda il tema della casa negli anni 20, in questo periodo si hanno gravi problemi di sovraffollamento a causa dell'industrializzazione, Berlino per esempio aveva il maggiore indice di sovraffollamento rispetto alle maggiori città europee e americane; in particolare il ceto operaio viveva difficili condizioni di vita nelle Mietkasernen (case in subaffitto e coabitate).
Nel 1924 iniziano gli interventi di edilizia a grande scala sopratutto con le società cooperative e lo studio di architetti e sociologi verte sul tema della casa. 
Gropius, e non solo, dice che devono essere ridotti gli standard della casa perché dal punto di vista sociologico è cambiata la vita famigliare. Le donne lavorano, stanno meno in casa, c’è bisogno di meno spazio e il fatto di avere una abitazione di ridotte dimensioni deve essere visto come un adattamento alla nuova società, inoltre le piccole dimensioni scoraggiano il subaffitto e quindi si hanno migliori condizioni di vita. 
Fa anche un intervento nella mostra di Francoforte del Werkbund sul tema del nuovo modo di abitare. Alla mostra cerca di spiegare come non si tratta di un ripiego ma di un adeguarsi alla nuova tipologia familiare, inoltre in questa occasione vengono proposte varie tipologie di planimetrie che corrispondono al progetto.

Sempre in questi anni, nel 1928, su questo tema, si hanno gli studi di Klein che vertono sull’elaborazione e progettazione degli spazi negli alloggi minimi con un nuovo metodo di valutazione delle piante. 
Questo metodo si basa su un questionario che porta a tre parametri: 
  1. lo studio dell'abitazione in base all'effetto letto (il rapporto tra la superficie coperta e il numero di letti), 
  2. la superficie utile e quella coperta (mi dice quanta è la superficie che viene realmente utilizzata) 
  3. il rapporto tra la superficie del soggiorno e la camera da letto sulla superficie coperta (da cui si ricava quanto viene lasciato ai servizi e ai percorsi); in sostanza bisogna eliminare gli spazi di percorso o comunque quelli poco utilizzati, per rendere utilizzabile tutta la planimetria. 
Altro fattore è quello della riduzione dei progetti alla stessa scale, si vede che la larghezza del corpo fabbricato e profondità similari danno un migliore risultato da un punto di vista distributivo. 
Inoltre un impiego grafico che viene utilizzato è lo studiare la pianta in base al percorso, alla concentrazione delle parti libere da arredi, al movimento che un arredo richiede, eccetera. 
Importante la conclusione a cui arriva Klein dopo tutta questa analisi, dice che la riduzione degli standard dimensionali dovrebbe corrispondere migliori attrezzature (cioè prestazioni) ed economia di progetto. Nasce da qui il concetto nuovo di cucina con balcone attrezzato, cucina organizzata per meglio lavorare (che si chiama anche cucina di Francoforte). 

Il problema dell'abitazione fondamentale in questo momento in Germania e se ne occupano praticamente tutti i principali architetti del movimento moderno, l'unico che non se ne occupa e Mies (in quanto ha sempre una ricca committenza).
In base a tutti questi studi per una migliore casa collettiva ed operaia, in modo da renderla funzionale ed economica, Gropius realizza varie siedlung, come la Dammerstock (1928-29), dove vengono presentare case di 4 piani con 4 vani e mezzo; anche in questo caso gli assi della composizione del quartiere sono assi ortogonali e rettilinei, sempre per il metodo di fabbricazione.
Progetta siedlung anche a Berlino, la siedlung della Siemennstad (1929-30), nucleo abitativo vicino alle fabbriche della Simens, dove anche qui vengono progettati alloggi di questo tipo da Gropius.
Nel 1928, come abbiamo detto, lascia il Bauhaus dedicandosi alla professione privata e dal contatto con gli Stati Uniti deriva il progetto con casa alta (1929-30) con struttura in acciaio, che è il suo modello di casa metropolitana. 
Progetta anche delle auto (1930-33). Sempre nel 1930 fa una serie di studi sulle abitazioni economiche in linea su incarico del ministero del lavoro in seguito alla riduzione per le spese edilizie dovuta alla crisi economica, presenta moltissime tipologie di alloggi.
Progetta anche per il concorso di secondo grado per il palazzo dei soviet a Mosca (1931), vengono chiamati per questo concorso tutti gli architetti europei di fama, i quali avevano partecipato per il palazzo delle nazioni unite a Ginevra nel 1927; qui Gropius controlla lo spazio attraverso una planimetria circolare al cui interno inserisce tutti i vari elementi richiesti dal concorso.
Nel 1937, come detto, si trasferisce negli Stati Uniti, studia sempre il tema della prefabbricazione con Waschmann per abitazioni unifamiliari, dal 1946 crea un gruppo con i suoi allievi di Harvard.
In questo ambito progetta il centro per gli studenti diplomati (1948-50), si tratta di un emblema dell'architettura europea funzionalista negli Stati Uniti, caratteristiche esaltate dalla stampa statunitense. 
In questo progetto propone uno schema con la parte centrale a corte (tipico delle costruzioni di Harvard), un edificio molto aperto su pilotis ed estremamente funzionale, inoltre chiama a collaborare vari artisti di fama internazionale per creare un'opera d'arte totale (come Albers, Arup, Mirò o Bayer, artisti che sono collegati al Bauhaus).
Nel 1955-57 partecipa alla mostra dell'Interbau Hansaviertel, siamo nel secondo dopoguerra e si vuole ricostruire il quartiere dell’Hansa, nell'ambito della mostra dell’Interbau, ovvero una organizzazione di architettura con l’intento di creare delle abitazioni popolari a Berlino.
Vengono chiamati molti architetti per costruire questi edifici che sono una mostra del modo di abitare degli anni 50. 
Qui Gropius lavora per un committente privato, su un terreno esposto a sud e sopraelevato, propone una casa che si regge su pilotis, con quattro corpi scala che servono rispettivamente due appartamenti per piano, schema criticato perché poco innovativo (un semplice corridoio su cui si affacciano gli ambienti). Inoltre viene criticato perché sono presenti elementi che vanno contro i principi del funzionalismo. Come detto l’esposizione è a sud e sarebbe logico che il migliore affaccio della casa sia a sud, invece ogni due piani si aprono, sui lati corti, ampi soggiorni. L’apertura di questi soggiorni è stata vista come la volontà di creare un fatto formale, per questo venne molto criticata in quanto non rispetta i principi del razionalismo. 
Comunque è stato un palazzo che ha avuto un momento di degrado, in seguito ristrutturato, ma è da considerarsi come un edificio con caratteristiche poco innovative.
Ultima opera che analizziamo è il grattacielo della Panam (1958-63), si tratta di un edificio che interrompe una delle grandi vie di Manhattan, il progetto è di Roth and sons, la consulenza è di Gropius, Tac e Belluschi (progettista di St. Mary di Nervi), viene particolarmente criticato per questo sbarramento alla strada. Ha una altezza di 49 piani per 246,6 m, ha un andamento ottagonale che sembra sia stato progettato per distinguessi dal resto degli edifici dello skyline della città.

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