Altro tema che possiamo trattare per la nuova tecnologia sono le serre, sia per la loro funzione, ma sopratutto perché porteranno alla costruzione di quello che è il palazzo di cristallo. Tecnologia di ferro e vetro che viene applicata da Paxton nella Great stove (1836-40) dello Devonshire, qua egli studia una speciale modalità di posa di vetro denominata a colmo e compluvio, in maniera tale che i raggi siano siano tagliati e non incidano perpendicolarmente sulla superficie vetrata. Qui il ferro viene usato solamente per le colonne mentre il resto è in legno, quindi viene data all’edificio una nuova spazialità.
Completamente in ferro sono quelle di Turner e Burton, con la Palm Stove del 1845, nei Kew Gardens (di cui abbiamo già parlato), molto studiata dal punto vi stata del controllo ambientale, nella parte centrale c’è una sorta di balcone per poter vedere dall’alto le piante.
Sempre di Turner e Burton e sempre in questi giardini c’è la Serra delle Ninfee del 1851 di tipologia più classica, con la presenza di un pronao, ma con una struttura di estrema modernità.
Le serre che sorgono ovunque, anche a Parigi con le Jardin des Plantes del 1847, completamente in vetro e ghisa; Horeau costruisce altre due serre, che vengono chiamate giardini d’inverno sempre a Parigi, con le solite caratteristiche.
Si tratta di una struttura di 643x124 metri con 20 in altezza; viene costruito in Hide Park e vengono mantenuti gli alberi esistenti (che vengono alloggiati nel transetto).
Il progetto era relativamente economico e questo fatto dipende da una serie di accorgimenti tra cui la completa prefabbricazione di ogni pezzo (che garantisce un minore tempo di montaggio e la possibilità di recuperare ogni pezzo alla fine dell’esposizione), i montanti della struttura sono tubi di ghisa cavi al loro interno, che permette la discesa delle acque piovane dalla struttura in vetro, disposta con il metodo a compluvio; inoltre i collegamenti orizzontali alla base sono anche i collettori che scaricano l’acqua nella fognatura (così che l’edificio sta in piedi poggiandosi sul suo stesso impianto idraulico). Una struttura di queste dimensioni portava a problemi climatici enormi, in particolare il problema della condensa è stato risolto scomponendo tutti i soffitti in superfici inclinate, mentre il pavimento e sollevato di 4 piedi, nello spazio inferiore alloggiavano degli enormi sistemi di areazione, che avevano anche la funzione di raccogliere la polvere.
Una struttura estremamente semplice, a basilica con una grande viale e due navate laterali, mentre ai piani superiori abbiamo delle gallerie.
Da ricordare il fatto che Pugin allestisce una sala di tema medievale tutta in stile gotico, alche lui era in questa corrente della ripresa del gotico, però riconosce l’importanza della macchina. Vi era presente anche un modellino del Britannia bridge, ma anche dei progetti per le case degli operai da parte di Roberts.
Il palazzo di cristallo era una struttura prefabbricata, che alcuni volevano non fosse demolita, il concetto dell’esposizione internazionali è sempre stato effimero, ovvero creare un contenitore che dura solo per il tempo dell’esposizione, per questo è stato riportato nel parco di Sydenham nel Kent, viene quindi ricostruito però falsando le proporzioni, aumentandole (con tre transetti al posto di uno), tutto il palazzo viene distrutto da un’incendio nel 1936.
Nessun commento:
Posta un commento