Howard
Altra proposta urbanistica è quella di Howard (1850-1928), con la proposta urbanistica della città giardino, si basa sulla abolizione della proprietà privata (che permetteva di bloccare l’ampliarsi della città) e di una società che deve acquistare il terreno in cui costruirà le infrastrutture, con un limite di 32.000 abitanti, e che sia autosufficiente e che possa mettere a disposizione le proprie strutture alle comunità vicine (eliminando la dicotomia tra campagna e città).
La sua proposta è quella della creazione di una città con un centro amministrativo e terziario, diviso da una cintura verde dalla residenza (sempre rada ed estensiva), la quale è divisa da un’altra zona verde dall’industria, la quale confina con la zona agricola, in cui non ci devono essere residenze.
Si ebbero due realizzazioni della città giardino, una è di Letchworth, progettata da Parker e Unwin, in cui troviamo un centro ed uno sviluppo radiale, con zone di insediamento estensivo. Troviamo poi la città giardino di Welwin, grandi viali alberati.
Il principio della città giardino non ha avuto un’estremo successo, ma la base è stata importante per il piano inglese del 1894 in cui si cerca di risolvere il problema delle grandi città e viene fatta questa politica delle new town, ovvero una rete di città di dimensioni ridotte e sopratutto con il concetto dell’autosufficienza.
La società delle new town ha costruito moltissime di queste città in cui si cercava di dare delle grandi opportunità alle industrie per attrarre nell’area, per vivere in un luogo più confortevole; progettati anche da grandi architetti.
Oltre al programma delle new town (che vennero copiate anche in Francia, intorno a Parigi per cercare di decongestionare la città), il concetto della città giardino divenne poi alla base di quelli che vengono chiamati quartieri giardino, che a partire dall’Europa si diffusero in tutto il mondo, che però a differenza delle new town non cerca di rendere l’infrastruttura autosufficiente, però furono uno stimolo per la creazione di questi quartieri.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento