Jacques Soufflot
Jacques German Soufflot (1713-1780), un’architetto che fonde sia le caratteristiche di ordine di impianto classiche, con la leggerezza, la luminosità e la trasparenza del gotico, infatti, come spesso accade in questo periodo, l’abilità strutturale del gotico attrae molto gli architetti che spesso cercano di unirle al classicismo.
Nel 1755 il re nominò Soufflot architetto di una nuovo grande chiesa dedicata alla protettrice di Parigi Sainte Geneviève, che avrebbe dovuto competere come splendore con San Pietro a Roma e San Paolo a Londra.
L’effetto complessivo dipende sopratutto da una combinazione di imponenti colonne isolate e lunghissimi architravi orizzontali, non interrotti da pilastri o paraste come nelle chiese rinascimentali o barocche. Nella versione definitiva del progetto, a differenza di quella originale, la chiesa fu preceduta da un massiccio pronao templare ; sulle pareti della navata si sarebbero dovute aprire numerose finestre, come in una cattedrale gotica, lasciando entrale la luce nella navata attraverso i colonnati; mentre la cupola doveva essere sostenuta da sottili colonne tra le quali vennero aperte delle finestre (in seguito chiuse per motivi di sicurezza).
La grande leggerezza sia della costruzione che dell’aspetto rifletteva l’apprezzamento per il gotico; al quale si univa forme tipicamente classiche, ottenendo un risulta fino ad allora mai raggiunto; inoltre quando è stata posta la prima pietra il perimetro della chiesa era stata circondato da teloni riportati sopra la struttura finita, una cosa che avviene ancora oggi.
Infine Soufflot si occupò del rifacimento dell’ospedale di Lione (1779), costruì il primo grande teatro francese sempre a Lione; comunque è importante perché fonde in queste teorie derivate dai teorici (sopratutto da Laugier) con il gotico.
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