La rivoluzione industriale

Rivoluzione industriale è un termine che viene usato per tutti i campi, nella storia all’architettura si vedono più che altro le sue conseguenze; comunque la rivoluzione è dovuta a tutta una serie di innovazioni tecnologiche alla fine del 700, sopratutto nel campo della tessitura (con la spoletta volante e il telaio meccanico), al tempo la tessitura era uno dei fondamenti dell’economia inglese.
Importantissima l’invenzione della macchina a vapore di Watt, con l’introduzione del coke, utilizzato al posto del legname; questo permise la produzione dal ferro della ghisa (bianca e grigia a seconda del tempo di raffreddamento, che viene utilizzata nelle travi, pilastri, eccetera).
Grandi cambiamenti si hanno anche nel campo dell’agricoltura, con l’introduzione della coltivazione intensiva e il conseguente inurbamento dei contadini. 
Nasce in questo periodo la borghesia, la classe di mezzo, che lavora per rafforzare questo nuovo sistema, all’inizio avrà uno stile di vita molto severo e sobrio, poi dopo si mettono a competere con la classe dei nobili, anche per quello che riguarda lo stile di vita, quelli più colti cercheranno di esprimersi con uno stile che corrisponde a questa nuova classe sociale (l’art nouveau). Borghesia che creerà ad edifici pubblici riconducibili a questo momento.

In Inghilterra si ha la nascita della rivoluzione perché era il paese meglio preparato, primo paese industrializzato, per le sue condizioni politiche favorevoli, in Inghilterra nel 1689 si ha Maria Stuart il cui regno si avrà la dichiarazione dei diritti (adesso la monarchia è tale per volere del popolo), garantendo i diritti popolari (in Francia nello stesso periodo si ha Luigi XIV), 100 anni dopo si ha la rinuncia da parte del re a favore della camera dei Comuni e dei Lords. 
A seguito della rivoluzione si ha la formazione della massa operaia, che all’inizio non è tutelate, però è in Inghilterra dove nascono i sindacati nel 1822; altro passo importante è nel 1832 che viene esteso il voto ai locatori che rendevano almeno 10 sterline.
L’industria cambia il paesaggio, ma anche con l’agricoltura intensiva.
Uno dei primi esempi di architettura del ferro è il panopticon, il cui significato letterale è “che fa vedere tutto” (dal cui fuoco si può vedere a 360 gradi tutto l’edificio), un modello per edificio unitario, con una pianta circolare che diventerà un modello per le strutture carcerarie. E’ importante ricordarlo anche per le scale e la loro copertura, nella quale vien utilizzata una struttura in ferro, infatti la conseguenza della rivoluzione industriale è la produzione della ghisa che viene utilizzata per sostituire la muratura nella parte strutturale degli edifici e questo cambia nettamente l’approccio di costruire, con una maggiore leggerezza, versatilità e possibilità di aumentare l’altezza.
I cambiamenti principali che si hanno nell’ambito delle costruzioni in seguito alla rivoluzione industriale sono: 
  • una sostanziale modifica dei metodi di costruzione (anche se in modo meno appariscente che in altri settori); 
  • i materiali tradizionali pietra, laterizi, legname vengono lavorati in maniera più razionale e sono distribuiti più efficientemente; 
  • a questi si affiancano nuovi materiali come la ghisa, il vetro e più tardi il cemento; 
  • i progressi del scienza permettono di comprendere meglio le caratteristiche dei materiali, che vengono messi in opere in un modo più conveniente
  • migliorano le attrezzature di cantiere e si diffonde l’uso delle macchine edilizie
  • si sviluppa la geometria, che permette di rappresentare in modo rigoroso tutti gli aspetti della costruzione (con il contributo essenziale di Monge)
  • si assiste all’apertura di scuole specializzate
  • la stampa e i nuovi metodi di riproduzione grafica consentono il diffondersi di tutti i contributi
  • le nuove istituzioni e i nuovi stili di vita necessitano nuove costruzioni
  • il notevole aumento di popolazione fa aumentare la produzione in tutti i sensi
Analizzeremo separatamente:

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