Il Neo-romanico e Berlage


Hendrik Berlage (1856-1934) ha una formazione presso il politecnico Zurigo, che risentiva anche della lezione di Villet le Duc, come tutti i nordici fa un viaggio a sud e s’interessa dell’architettura romanica che non di quella classica; quando ritorna si associa con l’architetto semper, con il quale lavora per qualche tempo. 
Ad Amsterdam in questo momento si ha Cuypers con influenze del gotico francese, però nella sua architettura cerca di sintetizzare tutte le arti minori e risente anche di influssi dall’oriente (come quelle dall’Indonesia, colonia olandese); Berlage non si sentirà mai affine a questo modo di progettare.
In sintonia con il clima intellettuale olandese dell’ultimo decennio del secolo, caratterizzato dai movimenti per le riforme sociali ed un animato dibattito religioso, Berlage sviluppò un nuovo linguaggio architettonico di grande vigore e sobrietà.
Progetterà molto ed è noto per la borsa di Amsterdam dopo la demolizione di quella antica di Zocher. Il concorso parte nel 1884, i progetti iniziali del 1884-85 e del 1896 erano improntati ai più tradizionali modi storicisti; nella versione finale del 1897-98 approda ad una grande semplicità tipica del romanico.
L’austera muratura in mattoni, quasi del tutto disadorna, l’audace torre dell’orologio e le finestre a più luci, sembrano aver individuato un’alternativa al linguaggio dei revival storici in un rigoroso e atemporale lessico vernacolare; era anche adatto, secondo Berlage all’epoca socialista, in cui il ricorso a temi storicisti sarebbe stato bandito in quanto espressione dell'individualismo borghese.
Notevole l’essenzialità del progetto, con un reticolato costante che nell’insieme compone la facciata dell’edificio, sostanzialmente formato da tre grandi aule (la borsa merci, che sembra quasi una basilica romanica con logge e matronei laterali, poi si ha la borsa del grano e quella dei valori, con locali annessi). La copertura nella borsa merci è in ferro e vetro, che si ritrova nelle fabbriche, con un’approccio funzionale e moderno. Importante il materiale da costruzione che è il mattone, materiale d’antonomasia da costruzione (sopratutto in Olanda), ma nei punti di forza e strutturali utilizza il granito, dove vengono collocati anche elementi scultorii, non in rilievo ma in bassoriglievo (dall’uso di inserire questi nodi strutturali con un’altro materiale per sottolinearne la struttura si può sentire l’influenza delle teorie di Viollet le Duc); importante l’integrazione con le arti minori.
La facciata è lineare e composta, con l’inserzione della torre, elemento tipico della città medievale; la borsa venne poi chiusa, ebbe un momento di degrado.
Costruisce poi la sede della banca di Amsterdam (1903) (nella quale si vede la severità e la funzionalità molto maggiore rispetto ai progetti precedenti), il municipio Usquert (1928-30) (in cui viene sempre mantenuta la torre, simbolo importante di riconoscibilità), partecipa al concorso del mausoleo di Lenin a Mosca (1926) (che poi viene vinto da un russo, costruito in una maniera più ridotta rispetto al progetto iniziale), la villa Heymans (1894) (mattoni e sobrietà tipica del suo modo di fare architettura), il museo municipale dell’Aja (1935) (presenta un primo nucleo d’accesso a cui si accede attraverso una passerella che sovrasta una vasca d’acqua, introduzione dell’acqua nell’architettura, che può avere moltissimi significati, lui vuole percorrere un passaggio sopra l’acqua vista come elemento di purificazione prima di arrivare al cospetto dell’arte; il museo poi è organizzato con le varie sale espositive che si aprono sua una corte centrale, mentre la forma generale del museo si forma attraverso la sovrapposizione di elementi solidi molto semplici con una tessitura di facciata ottenuto dalla posizione per lunghezza o per altezza dei mattoni; importante l’illuminazione).
E’ anche pianificatore e suo è il piano di espansione di Amsterdam del 1904; in queste sue aree di pianificazione lavorerà la scuola di Amsterdam, architetti che non sono uniti in una scuola ma lavorano con uniformità (seguendo un regolamento edilizio molto preciso).
Progetta la piazza del mercato (1924-27) caratterizzato sempre dalla presenza di una torre. Si occupa anche di design.
Ancora suoi sono sono il progetto per il museo Kroller-Muller (1856-1934), che voleva una villa espressione del proprio tempo, in cui si potesse esporre la grande quantità di opere, prima era stata progettata da Behrens (da cui lavorara Mies Van De Rohe), ma anche Berlage, che propone una specie di cittadella medievale, viene accettato, ma non ha esito.
Lavora per 10 anni Kroller Müller su uno stile suo tipico.
Va anche negli Stati Uniti e ha molti contatti con Wright.

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