Peter Behrens


Sempre in Germania lavora Peter Behrens (1868-1940), il quale nella sua carriera arriva a lavorare per molte committente diverse (mecenati, grande industria e per il comune socialista di Vienna), fonda il più grande studio di Berlino, dal quale passeranno i più grandi dell'architettura moderna (Mies Van De Rohe, W. Gropius, Adolf Meyer e Le Corbusier), è docente presso l'accademia d'arte di Vienna e poi diventa presidente dell'accademia di architettura di Berlino.
Nasce come pittore, la sua prima opera architettonica è la sua casa a Darmstadt (1899), come partecipante della colonia degli artisti di Dartstadt, colonia voluta dal principe ereditario Von Essen il quale incarica Olbrich di costruirla: l'unico autore che costruisce un'altra casa è Behrens nel 1899. Riscontriamo uno stile sobrio ed austero, sottolinea e definisce degli angoli e le bucature con delle piastrelle di maiolica lucida verde, per il resto non ci sono grandi novità (troviamo sempre il tetto a falde e abbaino), però presenta alcuni elementi che definiranno il suo stile.
Viene chiamato dall'industria AEG a Berlino di cui diventa il consulente artistico, occupandosi a tutti i livelli dell'immagine della fabbrica, sua è la fabbrica di turbine AEG (1909-1911), con il quale per la prima volta un edificio industriale assume una valenza architettonica. In questo edificio notiamo la grande forza dei due elementi angolari, che sono arretrati rispetto all'elemento in ferro e vetro di chiusura e rispetto al timpano; sembrano due elementi molto forti e pesanti, in realtà sono un falso perché hanno una struttura in ferro e un leggero tamponamento di mattoni. Le facciate lunghe sono vetrate e scandite da elementi in ferro, hanno un raccordo a terra con una cerniera che ha un carattere formale.
Lavora nell’ambito dell’edilizia di massa per il municipio di Vienna e nel 1920 partecipa alla  costruzione degli uffici della fabbrica Farnwerke (1920-24), in questo caso troviamo uno stile espressionista, uno stile artistico atto a suscitare emozioni. Tutto l'insieme degli edifici riprende uno stile romanico e nell'ingresso vediamo grandi colonne che presentano colorazioni diverse, questo spazio molto stretto e ampio viene chiuso da lucernai che ripropongono lo steso schema del pavimento.

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