William Kent
Tornando al neoclassicismo in Gran Bretagna, uno dei maggiori esponenti è William Kent (1685-1748), il quale soggiorna per un lungo periodo a Roma, qui incontra Lord Burlington, che diventa suo mecenate; la sua è appunto un’architettura ispirata da Lord Burlington in stile neopalladiano (il palladianesimo ebbe sempre molto successo in Inghilterra, dove il rinascimento si è espresso in maniera più tardiva, appunto come accadde in Inghilterra con Enrico VIII) le ville di Palladio ebbero grandissimo successo in Inghilterra e negli Stati Uniti, ma anche la Basilica Palladiana.
La scelta di questo stile deriva dal fatto che Lord Burlington era fermamente intenzionato a determinare la rinascita delle arti in Inghilterra, in potenziale contraddizione con questo programma romanizzate fu la contemporanea aspirazione a promuovere uno stile nazionale fondato sul classicismo moderato, scevro da ogni eccesso barocco; per questo motivo, ed essendo anche molto appassionato dell’architettura di Palladio (aveva acquistato molti dei suoi volumi, che per molti personaggi è una sorta di bibbia) e voleva rifarsi alla palladianesimo e quindi al classicismo, però cercando di dare un’impronta nazionale a questa architettura (anche per la nuova borghesia imprenditoriale).
Questo stile viene poi codificato da Colen Campbell nel “Vitruvius Britannicus” tra il 1715 ed il 1725.
Di Kent vediamo i giardini di Chiswick a Londra, che è il tipico giardino all’inglese (un giardino libero senza un disegno preciso e classico); fece poi il tempio di Ancient Virtue (1732) che si rifà a Bramante, o anche l’Holkham Hall (1734), edificio con finalità esclusivamente artistiche, concepito come uno scrigno per i quadri e le sculture acquistati in Italia. Ritroviamo naturalmente gli elementi che ritroviamo in tutta l’architettura neoclassica, ovvero il pronao con le colonne, il timpano e con una netta simmetria. Se la facciata è tipicamente palladia, la pianta, con i suoi quattro padiglioni esterni, si ispira a villa Mogenigo (non progettata dal Palladio), mentre nell’ambiente interno si fondano elementi delle basiliche a colonnati dell’antica Roma (una serie di contrasti che sono tipici dell’architettura di Kent).
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