Antoni Gaudi

Come abbiamo visto nell'art nouveau dieci anni prima, il fatto strutturale diventa anche fatto architettonico, stessa cosa accade con Gaudi, figura geniale dallo spirito innovatore che sorpassa i limiti della corrente modernista. 
Antoni Gaudi (1852-1926) vive e lavora principalmente a Barcellona, dove muore travolto da un tram; caratteristiche principali della sua opera sono: 
  1. l'organicità, si cerca di creare un'opera di arte totale, riferendosi anche ad elementi naturali con moltissimi simbolismi;
  2. enorme padronanza della struttura e dei materiali, di Gaudi non si hanno molti disegni in quanto ha sempre lavorato in cantiere (un modo di lavorare difficile e costoso ma estremamente personale), lavorava moltissimo con i plastici a qualsiasi livello; per quanto riguarda la padronanza dei materiali, ci troviamo in un momento si sta affermando il ferro, non amato da Gaudi, sebbene nascesse una famiglia di fabbri (preferiva lavorare con pietra e mattone), ma lo utilizza dove è necessario ma in genere impedisce che sia visibile;
  3. espressività vicina al simbolismo legato al tema religioso; Gaudi era estremamente religioso e vorrebbe esprimere in tutte le sue opere;
  4. utilizza molto il colore, in particolare attraverso la posa in opere di mattonelle e con la tecnica del trencadís;
  5. utilizzo della nuova tecnologia del ferro e del calcestruzzo, ma sempre abbinato alla costruzione tradizionale in mattoni e pietra;
  6. conoscenza dello stile moresco (molto presente in Spagna) e dell'arte del ferro battuto;

Una delle sue prime opere è la casa Vicens (1878-85), si tratta di un edificio che rivela influssi neogotici (caratteristica ricorrente della sua architettura, sopratutto dal punto di vista strutturale abbinato alla nuova tecnologia) ed in parte neomoresci (che vede in Andalusia). Importante anche il trattamento del ferro in stile art nouveau, come possiamo vedere nella cancellata (caratterizzata dalla presenza di foglie di palma). 
L'edificio è in arenaria e mattoni, con un'ampia superficie ricoperta da piastrelle. Elementi neogotici si ritrovano nelle torrette, con un andamento tipicamente moresco a stalattite; sempre riprese dall'architettura moresca sono le persiane, la luce viene filtrata in queste persiane decorate, che permettono allo stesso tempo di proteggersi dal sole e di vedere fuori (tipiche del mondo arabo e africano). 
La casa aveva un ampio giardino, che venne poi rimaneggiata da un'altro architetto; la pianta ci rivela la presenza di una loggia, inoltre notiamo che è un edificio impostato come simmetrico, ma tale simmetria viene rotta con l'introduzione di particolari elementi caratterizzanti. 
I suoi tetti sono popolati di camini, che diventeranno sempre più raffinati e diventeranno sempre più degli elementi simbolici.
Gli interni sono molto raffinati e da ricordare come siano state utilizzate delle tappezzerie di Morris (con tanti elementi tratti dal mondo vegetale).

Troviamo poi il palazzo Guell (1885-89), Guell fu un importante committente di Gaudi per il quale costruisce questo edificio che si trova nella zona del Bario gotico.
In questo edificio Gaudi inizia a dare prova della sua abilità strutturale e dell'uso dei materiali. Se guardiamo il prospetto notiamo che è asimmetrico (elemento caratteristico dell'art nouveau); l'entrata avviene attraverso due archi a paraboloidi (che sarebbe poi la volta catalana, uno degli elementi tipici delle sue costruzioni), formati da strati di piastrelle e mattoni aggettanti, che poggiano sulla soletta. 
Le due entrata principale sono divise dallo stemma della famiglia, il piano nobile è caratterizzato da una serie continua di bucature con tanti elementi asimmetrici. L'intera costruzione è realizzata intorno al vuoto della sala della musica, che buca la copertura con una cuspide a sua volta bucata in modo da portare luce nella parte centrale della casa; importante notare che questo elemento può ricordare le creazioni barocche di Guarini (grande autore barocco piemontese).
Sulla copertura inizia ad essere preponderante la presenza dei camini che diventano degli importanti elementi decorativi; nello scantinato lavora completamente in mattoni, con dei grossi pilastri di grande impatto.
Nella facciata privata interessante notare come le logge ed i balconi siano schermati da elementi lignei di derivazione araba, per proteggersi dal sole di mezzogiorno. Questa struttura è anche importante perché qui inizia ad utilizzare il metodo del trencadís, ovvero piccoli pezzi di piastrelle rotte in più parti, utilizzate per rompere l'unitarietà del paramento.

Altra opera realizzata con la collaborazione di Guell sono i padiglioni Guell (1885-88) dove interessanti sono le scuderie e la portineria, collegata da un fantastico cancello in ferro battuto (che rappresenta un drago, mentre le altre parti delle cancellate riprendono il tema delle palme). La portineria assomiglia molto ad un bastione mentre la scuderia è caratterizzata da finestre trapezoidali, mentre nella parte di maneggio si trova un disegno a chiocciola che viene ripreso dalla copertura; la luminosità interna è risolta dalla presenza di cupole e lanterne che permettono l'entrata della luce; il tutto alleggerito dall'uso della tecnica del terncadís che smaterializza le superfici e alleggerisce la muratura in mattoni.

Il parco Guell venne costruito tra il 1900 e il 1914 sempre con la collaborazione di Guell, il quale voleva creare un quartiere per la classe media su quella che veniva chiamata la montagna pelata (zona al tempo fuori dal centro), parallelamente al concetto e alle idee portate avanti da Howard in Inghilterra sulla città giardino (che doveva essere una città autonoma e un recupero della campagna). 
Si tratta di un'opera che va molto a rilento, poi arriva la guerra nel 1914 e nel 1922 venne destinato a parco pubblico. Gaudi ebbe sempre un grande rispetto per la natura e, come possiamo vedere in questo progetto, segue l'andamento della montagna e progetta dei pilastri inclinati, come delle fronti l'albero, rivestite di tufo e che si integrano perfettamente nel paesaggio. 
Costruisce due piccole case, ovvero l'ingresso e la casa del custode, seguita da un'enorme scalinata (dove si trova il famoso drago); da qui si arriva ad un ripiano scandito da molte colonne doriche (zona che doveva essere dedicata a mercato coperto). 
Al di sopra del mercato si trova una grande terrazza chiusa da una panca continua sinusoidale (ricoperte da mattonelle colorate), questa zona doveva essere il teatro all'aperto. Sotto il mercato vi era un'enorme cisterna che serviva da riserva d’acqua proveniente dalle colonne sovrastanti, all’interno delle quali sono presenti delle tubazioni. 
A fianco del mercato coperto si trovano altri due percorsi coperti, sostenuti da pilastri inclinati. Obbiettivo di questa soluzione era quello di creare un'arco in cui non ci siano i contrafforti ed in cui tutte le forze siano convogliate attraverso delle sorta di rami direttamente al tronco principale della colonna. In questo caso questo intento viene realizzato inclinando la colonna, vedremo che nella Sagrada Famiglia utilizzerà un’altro metodo.

La casa Batllo' viene costruita tra il 1905 ed il 1907 e si trova nel Passeig de Gràcia. Josep Batllo' era un industriale tessile, che tiene per se il primo ed il secondo piano, mentre gli altri sono in affitto. Importante il tema di San Giorgio ed il drago che si ritrova in tutta la casa, in particolare nella facciata dove i balconi possono ricordare le ossa all'interno della pancia del drago oppure, secondo alcuni, delle maschere. La facciata è sempre ricoperta di piastrelle colorate, mentre la parte sul retro è molto più composta. La copertura è coronata da camini che presentano decorazioni floreali che ci riportano alla secessione, come le pareti della scala interna, che sono ricoperte di mattonelle di diverse gradazioni di blu sempre più scuro verso l'alto e nello stesso tempo le bucature vanno restringendosi, per non far entrare troppa luce. Anche Gaudi progetta tutti gli aspetti della casa, dalla maniglia della porta al soffitto del piano nobile che ricorda un vortice marino.

Un'altra casa che costruisce nel Passeig de Gràcia è la casa Milà (1906-10), la quale sembra riprendere il paesaggio delle montagne presenti alle spalle di Barcellona, riportate in maniera espressionista in questa abitazione (nel senso che vuole esprime delle emozioni), nelle intenzioni di Gaudi c'era la volontà di chiudere e sottolineare l'angolo della casa con una grande statua della Madonna, che non venne realizzata. L’edificio è costruito con grossi pilastri in pietra che sorreggono dei solai, dove è celata la struttura in ferro (contrariamente all'art nouveau), che gli permette una maggiore libertà di pianta. 
La pianta è molto mossa, con due grandi corti interne di forma e dimensioni diverse, ma entrambe con delle facciate molto semplici. 
Una delle idee di Gaudi per questa casa era che si potesse arrivare ad ogni appartamento con la propria macchina attraverso una grossa rampa; questa idea venne presa molto in giro dai contemporanei. 
Particolari sono i balconi in ferro battuto che si ispirano al mondo vegetale, anche le interpretazioni che sono date di queste forme sono molteplici (come abbiamo visto nella casa Batllò). Sono cinque piani conclusi da delle soffitte che hanno una copertura costituita da archi parabolici di dimensioni diverse a seconda dell'andamento della pianta; come nella casa Batllò i camini riprendono temi espressionisti e cattolici; questo trattamento così plastico delle superfici e dei comignoli può essere ripreso dal principale castello della Loira, che è il castello di Schandor, dove nella terrazza si hanno una serie di comignoli molto particolari. Abbandonò il cantiere di questa casa lasciandolo ad un'altro architetto.

Altra casa per appartamenti è la casa Calvet (1898-04) che si rifà e degli schemi più medievali, con il paramento a bugnato, presenti balconi polilobati molto particolari, anche in questo caso progetto gli arredi della casa.

L'opera per cui è, maggiormente conosciuto è la Sagrada Familia (1884-2010), l’opera avuto un percorso molto lungo perché sino al 1884 riuscì a costruire solo la facciata della natività e le quattro torri sulla facciata opposta, corrispondenti alla facciata della passione. 
Il cantiere rimase fermo per mancanza di finanziamenti ed i lavori proseguirono molto a rilento, sino alla consacrazione, avvenuta nel 2010, nella nuova cattedrale, non ancora conclusa. 
L'idea della costruzione della cattedrale deriva dalla volontà di un ricco librario, viene contattato come primo progettista F. de Paula del Villar Y Lozano, il quale lascia rapidamente l’incarico e il progetto passa nelle mani dell’architetto J. Martorell (architetto di stampo neogotico), infatti inizia questo cantiere con la cripta che è di intonazione neogotica; in seguito lascia anch'egli l'incarico e nel 1884 viene affidato a Gaudi, che dedica tutta la seconda metà della sua vita a quest'opera. 
Riprende la cripta con influenze neogotiche e su di essa costruisce la nuova cattedrale, la pianta è a croce latina (con bracci di dimensioni diverse), sopraelevata rispetto al livello del terreno perché si voleva che le sue guglie fossero ben visibili. 
L'abside si chiude con sette cappelle e due scale laterali, la parte che lui costruisce esprime tutte le caratteristiche del suo iter progettuale, tra cui ad esempio un fortissimo simbolismo, infatti ogni elemento della facciata è dedicato a qualche istituzione della chiesa cattolica, come per esempio la guglia più alta dedicata a Gesù. 
Tutta la parte del portale è decorata con un apparato statuario e si potrebbe dire che l'edificio è una grossa scultura, proponendo degli elementi dell'architettura espressionista. 
Importante anche dal punto di vista della struttura, Gaudi era infatti un grandissimo strutturista, fece molti modelli della cattedrale e la sua idea principale era quella di semplificare la struttura gotica creando un pilastro albero dove si scaricassero tutte le forze in maniera diretta (come abbiamo visto nel parco Guell); questa parte non è riuscito a tradurla in atto ai suoi tempi. 
I pilastri dovevano sostenere delle volte iperboliche, che abbiamo visto più volte nelle architetture di Gaudi. 
I pinnacoli della varie guglie sono ricoperti sempre con pezzi di piastrelle colorate ed in base alla tecnica del trencadis. L'interno è stato ricostruito da altri progettisti che lo affiancavano e viene considerato un po' pesante.

Sempre in questo complesso troviamo le scuole della Sagrada Famiglia (1909-10) sono opere di minime dimensioni, interessanti come in un tema minimo riesce a costruire degli elementi architettonicamente importanti. I pilastri sorreggono la copertura sinusoidale, come sinusoidale è l'andamento perimetrale dell'edificio, organizzato in maniere da poter essere suddiviso in varie zone; usa per la costruzione il mattone pieno fatto a mano.

Altra opera importantissima è la chiesa di Santa Corona di Sepelò (1908) una zona nei dintorni di Barcellona dove Guell ha fatto costruire un villaggio per i lavoratori, alla parte del villaggio operaio lavora un'altro architettino mentre Gaudi si occupa della cattedrale, pensata sulla falsa riga della Sagrada Familia.
Comincia a lavorarci prima alla fine dell’800 e nel 1908 viene conclusa la cripta, in seguito si avranno delle interruzioni per la prima guerra mondiale e per la morte dell’architetto. Inizia a lavorale al fatto strutturale cercando una soluzione per i pilastri e la trova utilizzando dei pilastri inclinati che sorreggono la volta; l’insieme ricorda una sorta di caverna primordiale in cui l'elemento della luce, che filtra dai grandi rosoni colorati, viene trattato con molta attentamente; questo tema della struttura diventa architettura la ritroveremo con l'uso del cemento armato. 
Dedicò molta attenzione per creare una struttura che si integri con la zona boscosa circostante, per esempio con pilastri ricoperti di roccia basaltica e mattoni. 
A León construisce la casa botines (1892-93), dove si cercano marcati caratteri gotici, come nel palazzo episcopale di Astorga (1889-93).

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