Il modernismo catalano


Siamo nello stesso periodo in cui abbiamo visto negli altri paesi essere presente l'art nouveau, siamo alla fine dell'800 e nei primi del 900; il modernismo catalano rientra in questo schema generale di arte nuova, anche se viene è principalmente esposto da Antoni Gaudi, il quale è un personaggio che rientra in questo movimento ma ha una concezione dell’architettura personale e assolutamente autonoma, associata ad una enorme capacità strutturale. 
Viene chiamato modernismo catalano in quanto ci troviamo in Catalogna (una regione della Spagna). Questa regione ha da sempre cercato un certo grado di indipendenza perciò anche anche in questa nuova corrente c'è questo fattore nazionalista, che troviamo in molti autori importanti che contribuiscono a diffondere in maniera capillare questo stile. 
Il modernismo catalano è uno stile che riprende sempre i temi della decorazione naturalistica e, sopratutto in Catalogna, riprende, come abbiamo detto, dei temi nazionali, con quello che viene definito catalanismo. 
Uno degli esempi più ricorrenti fa riferimento al santo protettore simbolo della Catalogna e di Barcellona, ovvero San Giorgio, un tema, come vedremo, molto riproposto in architettura. 
Si tratta di un movimento che nasce in letteratura (con la Renaixenca), ma che presto si diffonde in tutti gli ambiti, spinto anche da una forte industrializzazione, con l'esposizione universale a Barcellona del 1888.
In questo periodo assiste alle prime rivendicazioni culturali della regione, decadute dopo lo splendore medievale (periodo al quale si fa molto riferimento). In seguito nel 1979 lo Catalogna diventerà una regione a statuto autonomo.

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