Andrea Tagliafichi


Troviamo poi Tagliafichi a Genova dal 1729 al 1811, è un personaggio interessante dall’approccio molto libero ed ha la fortuna di avere due famiglie che gli permettono di costruire molto, i Lomellini ed i Durazzo; in generale lavora a ristrutturazioni di palazzi già esistenti e nei giardini; ex novo costruisce Villa Serra a Cornigliano, che è andata distrutta. Inizia abbastanza tardi la sua carriera (1770), quando lavora al palazzo Spinola in strada nuova (insieme a Wailly, uno degli esponenti più liberi del neoclassicismo francese), costruisce anche palazzo di Bartolomeo Lomellini (1775), ma anche alla Villa Lomellini di Pegli (1780), in particolare sul giardino. 
Lavora sulla Villa Doria a Sampierdarena (1780), in cui si ha una parte di primo piano a bugnato di impostazione rinascimentale e un trattamento particolare del piano nobile, lavorando anche sul giardino di impostazione classica; ristruttura gli esterni ed il parco della Villa Durazzo a Fassolo (1787) dove ristruttura gli interni e imposta un parco all’inglese; per i Durazzo lavora anche la Villa dello Zerbino (1802), con un parco in parte all’italiana e in parte all’inglese, che si conserva ancora adesso. 
Con il fratello lavora all’allestimento per le feste di Napoleone in quanto dal 1801 Genova viene annessa alla Francia e quindi ci sono molto fermento per quello che deve essere l’arrivo di napoleone a Genova, e troviamo un progetto per un pantheon marino di chiara ispirazione neoclassica.
Fece un progetto del teatro dell’opera, infatti il re voleva un teatro per la città e viene fatto un progetto di riproposizione di quelli che sono gli schemi del teatro all’italiana, una pianta a ferro di cavallo, gli ordini dei palchi ed infine un grande pronao di riferimento neoclassico. Tuttavia muore prima che vada ad buon esito, il progetto verrà ripreso da Carlo Barabino, che costruisce il teatro di cui vediamo il pronao e la facciata laterale, venne infatti gravemente bombardato durante la seconda guerra mondiale.

Nessun commento:

Posta un commento