Architettura del ferro (I mercati)


Si tratta di infrastrutture indispensabili per la convivenza civile, a Parigi possiamo ricordare il mercato della Madelene (1838) di Veugny, primo mercato a Parigi con una struttura metallica, tuttavia le pareti perimetrali sono ancora in muratura, troviamo sottili colonne in ghisa e la copertura in vetro, si tratta quindi di una struttura molto semplice, leggera e luminosa che ricorda molto da vicino le antiche chiese paleocristiane. 
Di Victor Baldar abbiamo Les Halles Centrales (1853-57), sono i mercati generali della città e fanno parte di quelle infrastrutture della nuova metropoli; si concludono con il mercato del grano, erano connesse con la ferrovia, si tratta di strutture modulari, basate su un modulo di 2x2 metri, su un impianto ad assi di percorrenza coperta da una struttura in vetro, che dava la possibilità di ingrandire la struttura a volontà.

I mercati si trovano anche a Genova e risalgono ai del primo 900, costruiti in ferro e vetro e normalmente con una minima attenzione al discorso formale.
Nascono in questo periodo anche la tipologia delle gallerie, come galleria Mazzini (1871) con copertura e botte in ferro e vetro con quattro tamburi vetrati, con pavimentazione in tacci (in lastre di arenaria, in seguito sostituite). Famosa a Milano galleria Vittorio Emanuele (1877)

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