L'ar nouveau


Verso la fine del 1890 la cultura artistica tradizionale entra rapidamente in crisi; lo sforzo di tenere assieme le varie esperienze architettoniche nella cornice dello storicismo (logorato e stirato in tutti i sensi), sta per venire meno, mentre i movimenti di rinnovamento dell’architettura (d’ordine tecnico come i progressi costruttivi e d’ordine culturale come le istanze del movimento Arts and Craft) sono cresciuti abbastanza per affrontare il problema generale del linguaggio e per proporre un’alternativa coerente alla soggezione verso gli stili storicisti.
Si sviluppa quindi in Europa alla fine del 900 l'Art Nouveau, ci si rende conto come l'arte aveva una funzione sopratutto decorativa, senza intime istanze architettoniche di rinnovamento, si vogliono quindi abbandonare le riprese stilistiche dell'800 e proporre un nuovo tipo di architettura. Fra l'altro l'art nouveau nasce con l'architettura e dal fatto decorativo dell'architettura e non, come accade spesso, dalle altre altri e in seguito si trasferisce all’architettura, nasce in Belgio nel 1893 (con un progetto dell'anno precedente di Victor Horta). 
Si tratta di uno stile internazionale che si esprime in maniera diversa nei vari paesi (prendendo anche nomi diversi), ma il principio è sempre lo stesso, ovvero la ricerca di un'arte libera in cui le caratteristiche sono la asimmetria, la linea sinuosa e curvilinea, la decorazione che sarà molto preponderante e sempre presa dal mondo naturale e vegetale; decorazione più forte per quello che riguarda i paesi francofoni, invece geometrica in altri paesi (come in Scozia e Vienna), però ha sempre questo principio di rinnovamento.
Viene chiamato: 
  • stile floreale, appunto nei paesi francofoni, caratterizzata dalla ridondanza della decorazione ripresa dal mondo naturale; 
  • l'art moderne viene definita in Francia; 
  • in Scozia abbiamo la scuola di Glasgow (che invece ripropone le stesse istanze con un'estrema geometria; massimo esponente Mackintosh); 
  • lo Jugendstil si trova in Germania (terminologia ripresa dal nome della rivista Jugen, che porta avanti e fa conoscere le nuove istanze); 
  • sempre in Germania al sud l’art nouveau prende il nome di secessione di Monaco (anche se in generale il movimento in Germania non ha un grande seguito); 
  • più importante in Austria con la secessione Viennese (1897) dove si hanno 4 grandi artisti (due progettisti Olbrik e Hoffman, insieme a Climt e lo scultore Moser) che fondano questo movimento; secessione che risente del geometrismo della scuola di  Glasgow (riproponendo una decorazione geometrica e molto limitata); 
  • liberty è una terminologia che si utilizza sopratutto in Italia, liberty non era altro che un negozio di Londra che seguiva questo stile e che commerciava spesso con l’Italia; 
  • abbiamo poi in Spagna il modernismo catalano con Gaudì, personaggio a se stante in quanto risente del clima artistico però ha un suo modo di lavoro estremamente personale, con una grandissima abilità strutturale che riprende da Viollet-le-Duc (che vedeva la necessità di riprendere la grande abilità strutturale dei gotici, insieme alla sua leggerezza e trasparenza); 
  • infine il termine art nouveau che deriva dal nome di un negozio di Parigi che vendeva oggetti di stile liberty, tra cui oggetti di Van der Velde.
Da sottolineare il ruolo importante della stampa per la diffusione delle idee, in quanto ogni paese ha le sue riviste.
Gli influssi dell'art nouvevau nascono da un processo e da influenze precedenti, come quelle di Viollet-le-Duc, del quale viene ripresa una delle sue pubblicazioni in cui enfatizza l'importanza delle struttura e l'utilizzo dei nuovi materiale per quanto riguarda il fatto strutturale, che diventa anche fatto formale (e decorativo); questo lo vedremo bene nel primo esempio, in cui la struttura diventa essa stessa elemento decorativo.
Altre influenze arrivano delle ceramiche che vengono dall'estremo oriente; nel campo della pittura troviamo correnti che tendono a liberarsi dagli schemi classici (come abbiamo già visto nei preraffaelliti, che vogliono rappresentate la natura come prima della schematizzazione di Raffaello); alcuni esempi li abbiamo con Blake, che anticipa i motivi dell'art nouveau con temi della linea fluida e dell'asimmetria, ma anche con Dante Gabriele Rossetti e Walter Crane (1889) (con temi naturalistici, la composizione asimmetrica e il senso di grande vitalità sia degli animali che della flora data da una linea curva molto veloce e fluida), discepolo dell'opera di Morris (con i suoi Arts and crafts, con la riqualificazione del prodotto attraverso l'industria).
Altra caratteristica dell’art nouveau è l'unità stilistica, che tende a passare dall’oggetto, alla casa sino all’ambiente, quindi grande unità stilistica a tutti i livelli, in particolare negli interni delle abitazioni (dove molto spesso il disegno del pavimento viene ripreso nel soffitto e nei pavimenti ma anche in tutti gli elementi della stanza).
E’ importante sottolineare il fatto che l'art nouveau viene adottata come stile dalla borghesia, dovuto alla rivoluzione industriale. Borghesia che in un primo momento ha un atteggiamento ed un modello di vita molto severo, e in un secondo momento si mette a competere con i ceti ricchi per la rappresentazione del proprio stato sociale, borghesia che è capace di esprimersi con uno stile nuovo e non con una riproposizione degli stili classici.
Infine bisogna evidenziare è il breve periodo nel quale si esprime questo stile, a cavallo del 900, dopo questo periodo l’art nouveau viene riproposta come stile di facciata ed è lo stile dei villini, della nuova classe imprenditoriale, ma anche dei grandi magazzini, della sede del partito socialista, uno stile che rappresenta la borghesia e da essa si fa rappresentare, ma viene utilizzato anche per la massa.

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