Robert Smirke


In seguito alla rivoluzione industriale la Gran Bretagna si ritrovò nelle condizioni ideali per  un periodo di crescita edilizia, per questo la corona inglese avviò un ampio programma edilizio per ammodernare e creare le nuove infrastrutture della città moderna ed industrializzata (tematiche quasi mai affrontate degli architetti del periodo precedente).
Robert Smirke (1823-1846), non è considerato un grande progettista ma è importante  per l’uso che fa delle nuove tecnologie come la ghisa e le fondazioni in calcestruzzo (in quanto si trova in piena rivoluzione industriale), lo ricordiamo in particolare per costruzione del British Museum di Londra (1823-46), memorabile per la sua interminabile schiera di colonne ioniche che costituiscono la facciata principale. Il linguaggio architettonico di Smirke risulta tuttavia singolarmente inespressivo (rispetto ai suoi predecessori), con i particolari ridotti al minimo ed il suo tono di austerità greca, fu largamente imitato, probabilmente per il fatto che si noto che i suoi edifici non avevano costi proibitivi, non si deterioravano, non subivano infiltrazioni e non manifestavano cedimenti. Anche perché Smirke fu pioniere nell’uso delle fondazioni in calcestruzzo e nell’introduzione di travi in ghisa. 
Inoltre progetta molti gli edifici pubblici, quelle che sono le infrastrutture della città moderna, siamo durante il pacifico impero della regina Vittoria, in cui la regina ed il marito fanno costruire gli edifici adatti alla metropoli (la zecca, il museo, le poste, il penitenziario, la dogana ed il teatro).

Nessun commento:

Posta un commento